lunedì 14 dicembre 2009

Non è pesante questo masso vuoto. Non piega le spalle e non fa solchi, l’ho costruito con cura seguendo le regole estetiche della malinconia. È un sentire che non ha soggetto e nel vuoto di un’insostenibile leggerezza si perde ogni gesto. Chi resterà da tradire quando si è tradito il padre, l’amore, l’amante e abbandonata la terra?
Un’aria vuota che non fornisce appigli, questa realtà non è reale, è rigonfia di intellettualismi abusati, non nutre e non avvelena, lascia rinsecchirsi di inedia. E non cambia molto capirlo.
Non si desta chi non dorme né riposa chi non veglia, non c’è desiderio e non c’è lotta, non c’è ambizione e non c’è sfida. Non c’è vero buio o vera luce, non ci sono parole vere. Figli senza memoria di vecchi che non sanno morire.

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