lunedì 8 novembre 2010

panic room

Questo non ha a che vedere con la crisi economica e il licenziamento delle operaie dell’Omsa di Faenza, non c’entra con gli scandali italiani. Questa storia non chiede niente al governo e alle sue puttane, non pretende un riconoscimento dalla cattiva gestione delle finanze. Probabilmente poco ha a che vedere con l’urbanizzazione selvaggia e i tram che cadono ogni giorno. Sui fili della luce staccati non pesa il giudizio di un paese in decadimento. Non è una struttura marcia nazionale, sono le mie tasche. E non c’entra l’esternalizzazione selvaggia dei lavoratori, lo sfruttamento legalizzato e le divisioni sociali.
È una storia personale, una scheggia di vetro nascosta nella sabbia, una gravidanza isterica, un cantiere chiuso. Sono occhi strizzati passati al phon ogni mattina. Un’inadeguatezza scopata un po’ più in là, nascosta negli angoli coi bambini di polvere che sussurravano sotto i letti nelle case universitarie. Un attaccamento vischioso, una volontà auto combustibile, un verme bianco e lungo cresciuto nelle venature del legno.
La stanza del panico, le mattine fredde, la voglia di correre, il desiderio di bruciare, la preghiera per un terremoto. Che qualsiasi cosa avvenga, ma che sia un’esplosione a togliermi questa responsabilità dalle clavicole. Da quanto, dopo un viaggio, non torno a casa?

1 commento:

  1. pensa, ero così sfiduciata dal fatto che nessuno mi leggesse e che il mio blog fosse morto che non leggevo neppure più i commenti, sicura che nessuno me li lasciasse. erano davvero mesi che non ci guardavo. e ora per caso, curioso e ti trovo. e ti leggo, anche se devo ammettere che il grigio sul nero è piuttosto ostico. grazie della visita, sia quella virtuale che quella reale. nell'attesa del prossimo incontro, presto di sicuro qui, appena si può in carne ed ossa. intanto un abbraccio di quelli che io chiamo strucotti.
    home is where your heart is,diceva una potenziale cartolina con un rom e la sua tenda come sfondo. e uffa, la responsabilità mi sa che te la puoi togliere solo tu, e forse neanche.
    ma siamo positivi! io voto l'esplosione

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