giovedì 21 gennaio 2010

quello che avanza

A volte ci sono delle parole dentro, ma su un'altra strada. Le vedi oltre lo specchio e ne arrivano solo colori confusi. A volte vorrei riuscire a prenderle ma sfuggono. C'è un suono lontano che non riesci a canticchiare, forse solo un ricordo. A volte vorrei parlare e avere vicino, ma non saprei cosa dire né dirmi perché esserci. Forse vorrei solo mandare un richiamo, lanciare in aria una piccola luce che dica dove sono e farmi raggiungere. Vorrei che suonasse il mio campanello, aprire la porta e “siediti faccio un caffè”, col sole poggiato vicino al cucchiaino e lo sguardo lungo le mattonelle. E col tempo che scorre orizzontale lasciare che le cose vadano al loro posto, ricordare quel ricordo.
C'è quella cosa che resta lì, sottratta a tutto il resto, c'è quello che faccio, dico e penso, e poi c'è quello che avanza.
Il senso è una strada che ci scorre di lato.

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