venerdì 3 luglio 2009

borderò

Avremmo potuto fare di più. Avremmo potuto farlo meglio. Avremmo potuto ascoltare un po’ di meno e parlare un po’ di più. Avremmo dovuto fare la fila per prendere l’ostia, potevamo saltare in piedi con la mano più in alto. Potevamo aprire la bocca e lasciare la voce risuonare più forte. E non avremmo dovuto ascoltarci. Dovevamo prenderci meno alla leggera, concentrarci su altro fuori dalle nostre orbite cerebrali. Ma siamo caduti in un avvallamento di emotività, il personale ha preso il sopravvento, l’ora dopo le prime otto è diventata più importante. Abbiamo creduto che la lotta fosse un po’ anche lì, che le energie andavano suddivise.
Avremmo dovuto non restituire la precarietà, fingere che fosse giusto così e correre nella nostra ruota. la folla e in ogni luogo e le aule sono già piene, forse dovevamo camminare sulle teste.

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