domenica 28 febbraio 2010

D.

L'uomo perfetto è caduto dentro una donna troppo profonda.
L'uomo non ha saputo ascoltare ancorato al limite del suo dna.
L'identità è variabile e molteplice, chi lo sa lo porta in sé come una profezia annunciata alla nascita.
La nostra identità moltiplicata, addizionata, sottratta. Gli uomini non possono ascoltare, hanno paura delle parole fuori dalle righe, scritte sui bordi, incise sugli avambracci.
Ho dormito al fianco della luce più oscura che conosca e lei sola ha saputo cancellare le piccole escoriazioni.
La mia storia mi troverà, me l'ha promesso lei, troverò una storia.

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