Abbiamo destini liofilizzati da conservare nei barattoli riciclati, stracciati e stiracchiati sotto le gambe delle sedie, buttati dal finestrino delle tre di notte. Desideri di diciotto centimetri sciolti all'alba per in nostri parenti a pranzo. Stanotte restiamo svegli e aspettiamo la condensa alle finestre, per ghiacciarci gli alluci e dirci che stiamo tutti bene. Tira fuori due parole dalla memoria e rivendimele per nuove, le bugie dette come fossero preziose, i nasi lunghi, i respiri tagliati. Fingerò di crederci, fingerò che non mi importi, togliti l'ultimo sorriso e guarda nei miei occhi. I pinguini mi camminano affianco e indicano la strada che mi porta via, ma tu ormai dormi e le tue spalle spariscono sotto le coperte all'uncinetto.
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