mercoledì 6 gennaio 2010

Io non faccio aggiornamenti, io non parlo per parlare. Io non prendo caffè su tavolini assolati per racchiudere in mezz’ora il tempo passato, io non do pacche sulle spalle, io non do baci d’addio.
Io non scrivo per raccontare, non chiamo per salutare. Non mi faccio colpire dalle parole per restare indenne, io non inganno il tempo, io non ripeto gli stessi incontri. Io non torno nelle vecchie case, non riapro vecchie porte, non continuo vecchie tessiture.
Io vado via senza pesi sui polpacci, ascolto il canto delle sirene, sciolgo i nodi. Gli enigmi risolti mi annoiano, le giustificazioni mi nauseano, brucio le attese.
Io lascio il segno del mio morso sulle cose, io lascio lividi e tagli, porto cicatrici.
Nata col peso dei miei vestiti, vivo per dimenticare. Arriverò nuova alla fine, barattando pezzi di me. Arriverò alla fine nuda e libera. Dal polso la materia bianca della mia sovrabbondanza, scivola quello che non sapeva nutrire.

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