Cosa importa di quello che avanza?
Esoscheletri vuoti
falde secche, scaglie di sapone.
Cosa importa di quello che rimane?
Privato del succo, asciugato, succhiato
raschiato dall'osso con lingua di gatto.
C'era questo dietro i portoni, nascosto oltre la prima fila?
Per conservare i filamenti disgregati ci siamo mantenuti saldi.
Per un sacchetto d'oro da tenere sotto il letto,
per due lettere in fila, per un solo unico momento.
Un'ora ancora, quella dopo, vomitata a lucido
calda di gas metano, troia abbandonata.
mercoledì 17 febbraio 2010
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